Bauta

[Immagine di uomo e donna con bauta]La bauta non era usata solo nei giorni di carnevale, ma per i Veneziani era un travestimento che utilizzavano in svariate occasioni. La bauta è formata da:

  • un velo nero o tabarro

  • un tricorno nero

  • una maschera bianca

La maschera quindi era composta da un ampio mantello a ruota nero che, partendo dal capo, scendeva lungo le spalle fino a coprire metà della persona. Sul capo veniva posto il tipico cappello nero a tre punte (tricorno) e sul volto veniva indossata una maschera bianca dal labbro superiore allargato e sporgente sotto un naso minuto che faceva cambiare il timbro della voce, rendendo quindi irriconoscibile chi la indossava.

I Veneziani usavano moltissimo questa maschera e per queste erano disposti a spendere moltissimo pur di avere i merletti più pregiati ed i tessuti più raffinati. A questa forma di spreco, nel 1742 il Magistrato alle Pompe tentò con diversi decreti di arginare questa forma di follia: i Veneziani aggirarono questo decreto utilizzando il tabarro, che era molto apprezzato sia da uomini che da donne perchè permetteva di nascondere vestiti sontuosi e gioielli preziosi.

La bauta era utilizzata sia da uomini che da donne: era d’obbligo alle donne che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in attesa del matrimonio.

Durante il Carnevale i Veneziani si concedevano qualsiasi trasgressione e la bauta era utilizzata per tenere l’anonimato e quindi consentire qualsiasi svago, sia da parte di uomini che da parte di donne. Si narra che anche i preti e le monache utilizzassero la bauta per coprire qualche loro fuga amorosa…

Il tabarro aiutava a nascondere le trasgressioni alla legge, che venivano compiute nel periodo del carnevale. Era composto da una mantellina che raddoppiava sopra le spalle, poteva essere di panno o di seta secondo le stagioni, bianco o turchino, scarlatto per un’occasione di gala, a volte decorato con fronzoli, frange e fiocco “alla militare”. Era molto usato anche dalle donne, scuro d’inverno e bianco d’estate.